Recensione - Raiden V
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Gli sviluppatori giapponesi creano tradizionalmente giochi molto più focalizzati sul gameplay e sulla difficoltà piuttosto che concentrarsi sulle esperienze cinematografiche, ed i bullet hell shooters sono la perfetta sintesi di questa filosofia; questo non significa che Raiden V non abbia una trama, ma non è certo il motivo per cui lo si gioca. Tra l'altro la storia del gioco viene narrata per il 99% attraverso dialoghi che avvengono durante il freneticissimo gameplay, perciò potete immaginare che non ci capirete granché. Vi basti sapere che c'è una guerra in corso e il nemico ha a disposizione delle misteriose gemme di origine aliena per potenziarsi. Motivo sufficiente per falciare le migliaia di nemici che ci si parano davanti, no?La struttura di Raiden V è più che classica: guidiamo la nostra navicella con visuale dall'alto e schermata a scorrimento verticale, la quale occupa solo una porzione dello schermo. Nelle bande laterali troviamo statistiche, suggerimenti, record, ma anche la trascrizione dei dialoghi audio, rigorosamente in inglese.
Il gameplay è invece focalizzato sullo sparare, ma soprattutto schivare. Per coloro che sono poco familiari con i bullet hell shooters, si tratta di una variante dei classici shoot 'em up giapponesi caratterizzata dall'alta difficoltà e dall'incredibile quantità di proiettili sparati verso la nostra navetta, che spesso formano dei pattern regolari ma con spazi di manovra limitatissimi per le nostre schivate; qui non essere colpiti è persino più importante che colpire i nemici. Se si viene colpiti una barra della vita diminuisce progressivamente ad ogni colpo subito, ma anche se si andasse a 0 è possibile continuare all'infinito ripartendo da dove si è deceduti, seppur con il punteggio e armamenti/power-up azzerati.
MX Video - Raiden V
Per l'offensiva, il giocatore può scegliere tra una quantità notevole di armamenti. Si inizia da tre navicelle differenti che simbolizzano le tre superpotenze alleate della trama: la Moulin Rouge di stampo francese, agilissima ma poco potente; Spirit of Dragon degli Stati Uniti che è lent ma incredibilmente potente; e infine la giapponese Azuma, che fa da via di mezzo e offre il design più accattivante. Tutte queste navi sono dotate di un'arma secondaria diversa, ma la corsa agli armamenti non finisce qui: è possibile equipaggiare 3 altre armi di altrettante categorie suddivise tra Vulkan, Laser e Plasma. Per ognuna di queste categorie ci sono 3 opzioni che determinano forma, potenza e velocità dei colpi, e naturalmente ognuna ha pregi e difetti: alcune per esempio sparano colpi a ventaglio pensati per danneggiare gruppi numerosi, altre sono a fuoco concentrato risultando efficaci contro i boss o i nemici più forti. Le armi sono poi potenziabili e intercambiabili tra loro durante la partita, fino a 10 livelli di potenza ciascuna.
A proposito di boss: ognuno degli 8 livelli di gioco (completabili in un'oretta in totale) ne ha uno alla fine, con tanto di trasformazioni che li rendono sempre più temibili con pattern di proiettili sempre più tosti. Naturalmente ci sono anche diverse difficoltà che vanno soprattutto a determinare la quantità di colpi da schivare e la vita dei nemici. C'è addirittura una difficoltà di prova senza proiettili, utile per prendere dimestichezza coi comandi ed eventualmente godersi la trama. Naturalmente ognuno dei livelli di difficoltà presenta obiettivi e classifiche separate, spronando i migliori ad alzare l'asticella di volta in volta per aumentare il proprio punteggio e la valutazione. Questi dipendono da molti fattori: quantità di nemici eliminati, vita persa, ma anche da quanti power-up sono stati raccolti, come per esempio delle valorose fatine che possono alzare il punteggio non di poco se vengono trovate. Non è solo una questione di record però: ottenere la valutazione A nel primo livello ed S (quella massima) in tutti gli altri porta il giocatore su un percorso alternativo, che finisce con il vero boss finale - naturalmente più difficile di quello originale alla fine del livello 8.
Come accennato, la campagna dura un'oretta, comunque più lunga della media dei bullet hell shooters che si aggirano sui 40 minuti. Se vi sembra poco, provate a finirlo alla difficoltà massima senza mai usare la funzione "continua". La sfida infatti sta nell'imparare al meglio i pattern, diventare più abili a schivare, più veloci a distruggere tutti e ottenere punteggi e valutazioni sempre più alti per sbloccare cose secondarie, completare gli obiettivi e scalare le classifiche. Non finisce però qui, essendoci anche una modalità sfida con dozzine di livelli dove affrontare uno o più boss con un determinato set di regole, come per esempio una navicella o un'arma predefinita, un tempo limite da battere e così via. Vista la difficoltà di certi boss, anche questa modalità è capace di rubare parecchie ore al giocatore. Da notare infine che, anche se il gioco è completamente in inglese, gli obiettivi sono in giapponese impedendo di capire a cosa siano relativi: spero si tratti di una svista che verrà sistemata dopo il lancio.
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