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Ori and The Blind Forest

Recensione - Ori and The Blind ForestXbox One Xbox 360 DigitalGame

Dopo l’annuncio all’E3 2014 che ci ha lasciati senza fiato e ha stimolato la nostra curiosità, ecco fare capolino sullo store di Xbox One ed in esclusiva console un piccolo capolavoro del team Moon Studios: Ori and The Blind Forest. Pronti a tuffarvi assieme a noi nei coloratissimi meandri della foresta incantata di Nibel?

Il Gioco

Ori and The Blind Forest è il frutto di uno sviluppo durato quattro anni da parte ragazzi di Moon Studios, team di sviluppo finanziato da Microsoft per questo nuovo progetto. E fin qui tutto bene, mi direte. In realtà la prima curiosità legata a questo progetto è che i Moon Studios... non esistono. O meglio, non esiste un quartier generale del team di sviluppo, bensì i suoi componenti sono sparsi in differenti parti del mondo ed hanno creato il gioco collaborando via internet. Ed è proprio con questo particolare approccio al lavoro che i Moon Studios hanno sfornato questa piccola gemma dal sapore indipendente.

Ori and The Blind Forest ci catapulta nella rigogliosa foresta incantata di Nibel, pacificamente governata da un mastodontico albero sacro che svetta su una montagna. Un brutto giorno il piccolo Ori, uno spiritello che vive attaccato ai rami del grande albero padre, viene spinto lontano da una folata di vento e raccolto da una creatura panciuta che vive ai margini della foresta. Il piccolo Ori, spaventato e indifeso per il trauma subito, trova così un nuovo amico che si prende cura di lui e lo protegge con grandi abbracci. L’idillio purtroppo dura poco perché nei cieli fa la sua comparsa uno spirito malvagio ancestrale: un uccello gigante di nome Kuro che mette a ferro e fuoco la foresta, seminando siccità e carestia e riducendo in fin di vita tutti i suoi abitanti, compreso il grande albero sacro. Il piccolo Ori, che ci stringe il cuore fin dai primi minuti di gioco, viene salvato proprio dalle ultime energie residue di suo padre, divenendo l’ultima speranza della foresta di Nibel. Il suo compito sarà quello di fermare la furia di Kuro ad ogni costo. Fortunatamente il saltellante spiritello bianco non sarà solo nella sua avventura, infatti faremo ben presto la conoscenza di Sein, una sorta di luce guida fluttuante che metterà a sua disposizione tutte le sue abilità offensive, costituite per lo più da scariche luminose, per annientare le minacce oscure che si pareranno davanti a noi.

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Nonostante le apparenze, Ori and The Blind Forest non è solo un platform game a scorrimento orizzontale ma prevede anche meccaniche da gioco di ruolo. Durante la nostra avventura, infatti, potremo attingere da speciali alberi svariate abilità per potenziare il protagonista, come ad esempio il doppio salto, la capacità di distruggere superfici instabili o riuscire camminare sulle pareti. La struttura del gioco tipica del genere metroidvania (la stessa dello splendido Shadow Complex, per chi lo ricorda) comporta una generosa quantità di backtracking, che ci riporterà spesso in zone della foresta già visitate per riuscire ad oltrepassare tutti i cancelli chiusi e scovare i numerosi passaggi segreti raggiungibili solo dopo aver sbloccato determinate abilità del protagonista.

Il gameplay di Ori and The Blind Forest è intuitivo e si padroneggia alla grande già dopo la prima oretta di gioco. Assegnato al tasto A c’è il salto, mentre con il tasto X avremo l’aiuto di Sein e delle sue scariche luminose, potere che andremo a ricaricare mediante la raccolta di cristalli blu sparsi nella foresta. Ed è qui che le cose si fanno un po’ strane: grazie ai suddetti cristalli, riempiremo delle sferette blu che indicheranno la quantità di magia in nostro possesso, la stessa magia che useremo per gli attacchi più potenti verso i nemici. Ebbene, sarà proprio quella stessa magia a permetterci di salvare manualmente la partita mediante la pressione del tasto B. Esatto, avete capito bene: niente magia, niente salvataggio, fattore che in Ori and The Blind Forest è bene tenere sotto controllo, data la notevole distanza tra i checkpoint e il numero di volte in cui vedremo spirare il nostro spiritello, specie durante le prime fasi di gioco.

Fortunatamente questa bizzarra meccanica, se vogliamo anche un po’ discutibile, si padroneggia col tempo e qualche imprecazione, divenendo non soltanto un minigame necessario ma anche una parte integrante dell’avventura, dato che una volta salvata la partita potremo consultare la lista di altre abilità da sbloccare per il piccolo Ori ed il comprimario Sein. Abilità che ci permettono di utilizzare scariche luminose multiple, più potenti o di abbinare alla nostra offensiva dei poteri elementali. Per sbloccare queste particolari skill dovremo semplicemente collezionare i punti abilità lasciati cadere dai nemici una volta che li avremo fatti fuori, cosa che di certo in Ori and The Blind Forest non ci mancherà, visto che gli spiriti maligni che popolano Nibel sono letteralmente infiniti e rinascono poco dopo averli eliminati.

Amore

Ma che meraviglia!

- Il primo impatto con Ori and The Blind Forest è semplicemente disarmante. Fin dalle prime immagini del gioco si ha come la sensazione di trovarsi al cospetto di un’opera dagli stilemi tipici dell’animazione giapponese targata Studio Ghibli e dell’amato Miyazaki. Impossibile non restare soverchiati dalla bellezza del level design che rende ogni paesaggio un dipinto da ammirare con attenzione, così come stupisce la cura e il dettaglio delle numerose animazioni del piccolo Ori, un protagonista che saprà conquistarvi e commuovervi fin dall’inizio del gioco. Impressionante poi il fatto che ogni singola ambientazione sia realizzata a mano senza riciclo di asset come fanno molti giochi: ogni singola roccia, albero e traccia di muschio è diversa da tutte le altre.

Comparto sonoro grandioso

- Il comparto visivo non è l’unico a stupirci: bastano i primi minuti di gioco per capire che Ori and The Blind Forest è dotato anche di un sound design ricco di sonorità originali capaci di dare vita alla fauna e alla flora presenti all’interno di ogni area di gioco, ma anche di una colonna sonora composta da brani tribali ed epici capaci di emozionarci e commuoverci nei momenti più struggenti, che non mancheranno nell’avventura. A questo proposito, consiglio l’ascolto del gioco con un impianto o cuffie Surround, ne vale la pena.

Gameplay intuitivo

- Un altro pregio di Ori and The Blind Forest è la facilità con cui è possibile padroneggiare anche le più complesse evoluzioni del piccolo Ori fin dalle prime ore di gioco. I ragazzi di Moon Studio hanno fatto un ottimo lavoro di ottimizzazione del gameplay che non perde mai colpi, anche nei numerosi momenti in cui viene richiesta tutta la prontezza dei riflessi del giocatore.

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Odio

Trial and error e frustrazione

- L’unico neo di Ori and The Blind Forest è l’eccessiva difficoltà dovuta alla sua impietosa matrice arcade, che a tratti spezza il ritmo e mina l’esperienza generale di gioco. In alcuni momenti il titolo richiederà infatti notevoli sforzi di concatenamento delle abilità di Ori o di eseguire dei salti particolarmente calibrati; per un giocatore non particolarmente esperto questo si traduce in sessioni di trial and error che talvolta diventano esacerbanti. Il peculiare sistema di salvataggio accessibile solo spendendo punti magia, limitando quindi le nostre capacità offensive, non aiuta di certo e rischia di essere ulteriore motivo di frustrazione. In questo, sappiatelo, Ori and The Blind Forest non è per nulla permissivo e sfoggia tutta la sua cattiveria di arcade mangia-gettoni tipico degli anni ’90, rischiando di premiare solo i videogiocatori smaliziati, lasciando a bocca asciutta e con il fegato logoro quelli meno esperti.

Tiriamo le somme

Ori and The Blind Forest è un titolo splendido che ci lascia senza fiato dal punto di vista estetico e sonoro e che sfoggia un comparto artistico inaspettato per una produzione di questo tipo che prende vita sul motore grafico Unity; poter mettere le mani su questo gioco ha soltanto confermato le sensazioni provate durante quella sera di mezza estate di un anno fa, quando i colori vibranti del suo trailer di annuncio hanno lambito il buio dell’enorme sala gremita del Galen Center di Los Angeles. Nonostante le sue sembianze di platform in chiave metroidvania a scorrimento orizzontale, Ori and The Blind Forest riesce a emozionare e a commuovere con la dolcezza e la delicatezza degli eventi e dei suoi personaggi, a cominciare dal suo piccolo tenero protagonista. Il titolo, che omaggia con affetto e rispetto gli stilemi tipici dell’animazione giapponese di Studio Ghibli e delle opere del maestro Hayao Miyazaki, è forte anche di un’ottima giocabilità, a patto di essere giocatori smaliziati del genere arcade per via della presenza di sezioni platform particolarmente ostiche per un’utenza neofita, che potrebbero sfociare presto o tardi in frustrazione.
9.0

Recensione realizzata grazie al supporto di Xbox.


c Commenti (27)


L'autore

autore

Classe '79, sound designer di professione. La sua incrollabile passione per i videogiochi nasce solo all'inizio degli anni '90 e viene presto affiancata da quella per il doppiaggio. Col passare del tempo la sua carriera di videogiocatore onnivoro si focalizza sulla scena PC, ma poi assume sembianze più mature con l'avvento di PlayStation e di tutte le successive console che prenderanno lentamente possesso di casa sua.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
x Invio commenti disattivato per gli articoli più vecchi di tre mesi.
Anassimandro:

MERAVIGLIOSO! L'ho quasi finito e devo dire che é il gioco che da quando é uscita la One mi sta coinvolgendo di più. Non ce n'è, credo sia il migliore per adesso!

P 25-03-2015 14:37
Gianpyres:

Gioco bellissimo ...impossibile staccarsi......peccato per i cali di frame rate qua e la, che secondo me non dovrebbere esserci, e qualche freeze...speriamo in una patch che sistemi il tutto! Consigliattissimo e "complicato" al punto giusto giusto...niente di così proibitivo!

P 16-03-2015 18:33
Sniper!:

Un pugno di persone che sfornano una magnificenza del genere senza un minimo bug o glich, questa è la vera poesia che mi da speranza nell'ambito videoludico, bravi!

P 13-03-2015 23:50
domveri:

cazzutissimo

P 12-03-2015 23:16
Neural Admin Redazione :

@Anassimandro ma figurati, nessun problema e fa tutto parte della discussione utenti-sito. Va bene così :)

P 12-03-2015 8:59
thebitstreamer Redazione :

Ci voleva proprio un gioco come Ori. Trasuda passione per il Platform e le grandi storie made in Japan senza essere banali. Sarà l'età ma dei degli spara non se ne può più. Una ventata di v aria fresca in un panorama videoludico leggermente stantio. Grazie alla rece ho la certezza che vivrò una esperienza coinvolgente (salvataggio satanico incluso)

P 12-03-2015 8:07
stock200582:

Per la difficoltà (sarò rodato io XD) ma niente di impossibile , una volta che capisci che conviene salvare quando fiuti una zona difficile ,fila tutto liscio!

P 12-03-2015 1:20
stock200582:

Non e che ci sto giocando ,lo sto vivendo XD ,Troppo bello ragazzi non lasciatevelo sfuggire ,poesia in movimento e giocabilità perfetta!

P 12-03-2015 1:18
ferri94:

@Neural e @Ambro Capisco perfettamente che per qualcuno potrebbe essere un problema, su questo non c'è dubbio, semplicemente trovo che sia condivisibile l'idea che un gioco venga valutato in base all'utenza alla quale il gioco è dedicato, non all'utente medio! Mi spiego meglio, un gioco che ha molti difetti è tendenzialmente un gioco di bassa qualità, se voi catalogate i difetti dei giochi anche in base a come reagirà l'utente medio, un titolo di nicchia sarà sempre un titolo "difettoso" con questo ragionamento! Ovviamente per questo titolo il "difetto" della difficoltà non ha influito molto sul voto, ma io ad esempio avrei semplicemente avvisato nella recenzione che il titolo è indirizzato ad un utenza di giocatori mediamente abili e che alcuni giocatori potrebbero esserne frustrati, dopodichè avrei recensito il gioco in base a come lo giocherebbe un utente appropriato al gioco. Scusate per la mini polemica, volevo solo esprimere il mio pensiero sulla recenzione, voi fate sempre un ottimo lavoro :)

P 11-03-2015 22:22
R Uroboros:

In download!!! :)

P 11-03-2015 21:32
Hulong Zhan Shi:

@spooky: non ci giurerei, escono troppi indie quest'anno. Io ne h già adocchiati altri che mi ispirano più di Ori, ovviamente gusti personali! :ok:

P 11-03-2015 20:59
AngelDevil:

C'è anche un obiettivo che non devi mai morire

P 11-03-2015 19:49
Anassimandro:

@Neural perdonami, ma non vorrei che il mio intervento sia sembrato aggressivo o che altro. Non vorrei passare per quello che fa polemica. E mi scuso anche perché ancora oggi non ho capito il senso della recensione. Nel senso che ci deve essere anche del proprio, e non completamente obbiettivo. Continuo a non considerare questa cosa. Ripeto, scusate se sono sembrato polemico, ma non era mia intenzione. Grazie per il lavoro che continuate a fare e per la pazienza ad ascoltare anche noi utenti ;)

P 11-03-2015 19:28
DARK PLAY3R:

iniziato a giocare poco fa.... mamma mia è una poesia

P 11-03-2015 19:09
x0101WRONG72x:

Stasera lo scarico.Spero di non fare l'acrobata sul pad.Il prossimo che aspetto sarà ghost of tale.

P 11-03-2015 17:03
SpookyMulder23:

Sta ricevendo ottime recensioni quasi da tutti, a quanto pare è la miglior esclusiva X1 al momento e anche a fine anno sarà resterà probabilmente uno dei migliori giochi in digitale dell'anno. Se non fosse per Inside che sarà sicuramente uno dei migliori giochi del 2015 Ori avrebbe anche potuto vincere il digital Goty. Sinceramente scambierei tranquillamente questo per No Man's Sky.

P 11-03-2015 16:56
Neural Admin Redazione :

@Anassimandro deve essere come piace a te :ok: Le rece riflettono i gusti del recensore, mica i tuoi... l'importante è che il recensore ti spieghi quali sono le caratteristiche del gioco, e poi sta a te decidere se una cosa messa come difetto (per il recensore) possa invece essere positiva per te, o comunque non tanto negativa da inficiare l'esperienza di gioco. Carlo l'ha comunque valutato molto positivamente dandogli un 9, quindi vuol dire che per lui non era un "difetto" troppo pesante ma che meritava comunque la menzione ;)

P 11-03-2015 16:28
Neural Admin Redazione :

@ferri94 anche se la difficoltà non viene da "pecche" del gioco ma da precise scelte di design, potrebbe comunque essere considerata un difetto da qualcuno (e dal recensore stesso) eh. L'estrema difficolta o una certa dose di trial & error sono componenti insite nel gameplay di giochi anche molto blasonati, ma non sono per tutti: c'è chi dopo un po' potrebbe sentirsi frustrato e mollare. Spero che non sia il mio caso, io Dark Souls l'ho mollato proprio per questo motivo, sentivo di star perdendo troppo tempo dietro ad un gioco eccessivamente difficile e punitivo... spero che questo non sia il caso però :whew:

P 11-03-2015 16:13
Ambro Redazione :

La recensione esprime il punto di vista di chi l'ha scritta, e se Carlo ritiene che la difficoltà sia una cosa capace di allontanare possibili giocatori la mette fra i difetti, lo stesso discorso se lui per primo ha trovato che l'unica cosa che rovinava la sua esperienza (in minima parte) fosse la difficoltà old school allora deve segnalarla come parte negativa. Non si è "inventato un difetto", ha riportato la sua esperienza catalogando e dividendo in 'buono' e 'meno buono'. Personalmente non lo prenderò, ad esempio, perchè è difficile (avevo letto questa cosa altrove) e i giochi difficili non mi piacciono perché mi fanno sprecare tempo.

P 11-03-2015 15:41
Anassimandro:

Infatti, io non lo avrei messo come "difetto" . Non l'ho capita questa cosa. Se é facile, é perché é facile, se difficile perché difficile; come dev'essere un gioco? Se é stato deciso così é così.

P 11-03-2015 14:07
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