Recensione - Far Cry 3: Blood Dragon
Il Gioco
L'anno è il 2007: la Terra è stata devastata da una guerra nucleare avvenuta alla fine del 20° secolo ed ora gli USA stanno cercando una via per risollevarsi e mantenere la pace, ma i problemi non sono finiti. Un folle ex sergente americano, Ike Sloan, si è impadronito di una lontana isola circondandosi di cyborg assassini, animali mutati e dei pericolosi Blood Dragon, una sorta di T-Rex devastatori che sparano potenti laser dagli occhi: il suo scopo è sfruttare una devastante arma, rimasta sull'isola dai tempi della guerra, per minacciare il mondo intero. Ma lo Zio Sam non rimane certo a guardare e manda sull'isola una piccola task force capitanata dal cybercommando "metà uomo, metà macchina" Rex "Power" Colt con lo scopo di sabotare i piani di Sloan. Le armi di Rex Colt in questa battaglia saranno piombo, frecce ed un patriottismo smisurato.Se la storia appena descritta vi sembra essere uscita da un trash movie degli anni 80, è perchè questo era esattamente lo scopo degli sviluppatori di Far Cry 3: Blood Dragon: il gioco è concepito come la parodia di un film d'azione di 30 anni fa, con tanto di schermate di caricameno che mimano i disturbi statici di un un nastro VHS e miriadi di riferimenti alla cultura di quegli anni. Trattandosi di una storia di "retro fantascienza", tutta la tecnologia è ritratta come veniva immaginata negli anni 80, quindi computer pieni di giganteschi bottoni colorati e vistosi led, schermi a tubo catodico e impianti cibernetici tutt'altro che discreti. Allo stesso modo, la storia è influenzata dai film dell'epoca, dalla crisi della Guerra Fredda ed il protagonista è ritratto come una sorta di cazzutissimo e superpatriottico Rambo cibernetico, capace di qualsiasi atto eroico per amore della patria.
Il gioco è praticamente uno spin-off stand-alone del Far Cry 3 originale, del quale eredita le meccaniche di gameplay, ma immerso in un contesto completamente diverso: ritroviamo quindi l'esplorazione libera di un'isola, l'approccio aperto all'azione, la guida di mezzi sia terrestri che marittimi e l'immancabile deltaplano, così come la mappa è cosparsa di fauna - animali mutati o modificati ciberneticamente, coccodrilli radioattivi, squali robotici. Il tutto però su scala più ridotta, tant'è che mancano le torri radio mentre gli avamposti da catturare, qui chiamati Presidi, sono una dozzina ma tutti piuttosto vicini tra loro. Torna anche la "marcatura" dei nemici, anche se stavolta non viene fatto tramite una macchina fotografica ma usando l'occhio cibernetico del protagonista: premendo in alto sulla croce direzionale si attiva il cyber-occhio con la possibilità di zoomare avanti e indietro e marcare tutti i nemici presenti nell'area, le cui silouhette saranno così visibili in combattimento anche quando coperti da ripari.
Tra le novità troviamo invece la presenza dei Blood Dragons: questi letali predatori sono sparsi un po' ovunque sull'isola come sistema di protezione contro gli intrusi, ma possiamo sfruttarne i punti deboli a nostro vantaggio. Per prima cosa sono completamente ciechi, quindi non riescono a rilevare la nostra presenza se non tramite olfatto e udito: se non ci avviciniamo troppo o non facciamo rumore, non ci troveranno. Sono però estremamente sensibili ai cuori cibernetici che possiamo strappare ai nemici morti e dei quali possiamo fare ampia scorta. Una volta ottenuti questi cuori, possiamo lanciarli dove vogliamo e i Blood Dragon della zona ne seguiranno immediatamente l'odore. Questo ci permette di attirare i predatori verso gruppi di nemici troppo numerosi per farglieli assottigliare al posto nostro; inotre possiamo sfruttarli anche nell'assalto ai Presidi, così come avveniva liberando bestie feroci in FC3, ma per farlo dovremo prima disattivare i generatori che creano uno scudo anti-Blood Dragon. Troviamo poi il sistema di evoluzione del personaggio basato su punti esperienza, ma a differenza del gioco originale qui è tutto automatico: ad ogni passaggio di livello il gioco ci elargisce nuove caratteristiche o abilità. Si parte comunque con un bagaglio di abilità già presente, ad esempio la possibilità di concatenare uccisioni stealth, che in FC3 andava sbloccata giocando, qui è presente sin dall'inizio.
Per quanto riguarda la struttura del gioco troviamo una storia principale composta da cinque diverse missioni, per una durata totale di circa 4-5 ore a seconda dell'approccio usato: la narrazione è affidata ad una serie di cut-scene disegnate in grafica simil-16 bit, mentre tutti i dialoghi sono doppiati in italiano. Alla storia principale si affiancano una serie di attività secondarie: la conquista di tutti i Presidi, che sbloccano poi missioni secondarie di caccia e liberazione ostaggi le quali a loro volta ci permettono di accedere a nuovi potenziamenti per le armi, oppure la ricerca di oggetti come dossier, TV e VHS che permettono di sbloccare appositi obiettivi. Tutte le attività secondarie restano disponibili anche dopo aver terminato la storia, ma il mio consiglio è quello di dedicarvici prima, sia per poter giocare con tutte le modifiche alle armi e abilità sbloccate, sia perchè dopo aver completato la storia vi troverete con un'arma devastante che renderà troppo semplice e poco divertente affrontare i nemici. La cosa migliore per godervelo appieno potrebbe essere, tra una missione principale e l'altra, completare 3-4 avamposti con le relative missioni.
Commenti