Recensione - L'Era Glaciale 4: Continenti alla Deriva - Giochi Polari
di
Roberto Vicario / Spr1ggan86
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Il Gioco
Parlando della serie dell’Era Glaciale si può tranquillamente affermare che ci troviamo di fronte ad uno dei più grandi franchise dell’industria cinematografica d'animazione digitale. Vi basti pensare che il nuovo capitolo della serie, il quarto, è già riuscito ad incassare ben 829 milioni di dollari in tutto il mondo; dato destinato a salire se si pensa che in alcuni paesi, come il nostro, deve ancora uscito. L’industria videoludica non è rimasta insensibile davanti a questi dati e già con i capitoli precedenti ha proposto titoli ispirati alle avventure di Sid, Diego, Scrat e tutta l’allegra compagnia.In L'Era Glaciale 4: Continenti alla Deriva - Giochi Polari la particolarità sta nel fatto di trovarci di fronte ad un gioco da utilizzare unicamente con Kinect, che dà ai piccoli fan della serie la possibilità di sfidarsi in 10 minigiochi artici utilizzando sia personaggi che scenografie rese famose dal film.
Il titolo ci offre tre possibilità di gioco: storia, gioco libero e torneo. Nella prima andiamo a vivere una particolare avventura dei nostri eroi, totalmente slegata dal film principale, che vede il nostro gruppo di eroi battagliare contro un branco di animali pirati - non a caso chiamati “Animal Pirates” - per determinare chi delle due fazioni potrà accaparrarsi un preziosissimo tesoro. La modalità libera invece ci permette di rigiocare infinite volte i mini-games sbloccati nella storia principale per migliorare i nostri punteggi da inserire nelle classifiche online o più semplicemente per puro divertimento. Infine, la modalità torneo permette a due giocatori di sfidarsi in una serie di minigiochi per determinare chi tra i due potrà essere eletto campione dei giochi artici.
Parlando dei singoli minigiochi presenti nel titolo, ci troviamo di fronte ad una rivisitazione di sport o passatempi già visti altrove, ovviamente rivisitati in chiave artica. In “Prehistoric Plumber”, ad esempio, dobbiamo aiutare Scrat a tappare - con braccia e gambe - dei buchi che perdono acqua. Oppure ci possiamo cimentare nel famoso lancio del cocco, in un simpatico minigioco chiamato “Coconut Slinger”. Non solo giochi di fantasia, ma anche altri ispirati a sport realmente esistenti come “Mountain Drift” in cui Sid si darà agli sci, oppure “Shell Slide”, una rivisitazione preistorica del gioco del Curling. Tanti minigiochi abbastanza differenti l’uno dall’altro. Parlando infine dell’aspetto tecnico, ci troviamo di fronte ad una discreta realizzazione dei personaggi, tutti riconoscibili dai fan; qualche remora in più invece per quel che riguarda gli ambienti di gioco.
Commenti
Non è troppo generoso 4.8 come voto?
l'unico bello che ricordo era matrix per xbox, non dimenticherò mai quella missione in cui dovevo sparare con il cecchino alla ruota di un aereo
invece prima (soprattutto nella passata generazione) almeno erano divertenti da giocare
be ma da quello che ricordo i tie in sono sempre stati così
"per Tie-in si intende un'opera commerciale di intrattenimento che è stata tratta, con regolare concessione dei diritti d'autore, da un'altra opera di natura diversa, ma con la stessa ambientazione, e in buona parte con personaggi e trama analoghi". cit. In praticasono dei giochi tratti da film in uscita, spesso escono nello stesso periodo, ma ultimamente i sembra che gli SH cerchino di sfruttare il nome per vendere, Es. in questo caso (Era Glaciale, ma anche altri), è meglio se ti limiti a vedere il Film
cosa sono i tie-in?
già, e quelli si che ti duravano, ora non si capisce: è bruttino perchè i tie-in di oggi sono quasi tutti realizzati che una schi***za, o perchè hanno tentato di inserirci (con ennesimo fail) il kinect?
Ma perchè non si realizzano più i tie-in platform di una volta? Erano gli unici platform che uscivano.