Recensione - Sleeping Dogs
Il Gioco
La vita ad Hong Kong non è facile: la violenza dilaga, le triadi controllano ogni aspetto della vita della città e chi non si piega viene inesorabilmente spezzato. Non è facile, ma lo è ancor meno per un poliziotto infiltratosi nella malavita con lo scopo di avvicinarsi sempre più ai capi supremi delle organizzazioni e che finisce per simpatizzare, o perfino empatizzare, con gli stessi criminali ai quali dovrebbe dare la caccia. Questa è la storia di Wei Shen, il protagonista di Sleeping Dogs che, grazie alla sua grande familiarità con la criminalità di Hong Kong, viene infiltrato dalla polizia di San Francisco all'interno della triade Sun On Yee. Wei è originario del posto, trasferitosi all'età di 10 anni in USA per sfuggire con madre e sorella maggiore ad un inevitabile destino; dopo essersi arruolato in polizia ha dimostrato una profonda conoscenza delle dinamiche delle mafie cinesi, mostrando però anche comportamenti altamente violenti e borderline. E' stato quindi scelto come elemento centrale di una delle più importanti operazioni antimafia degli ultimi anni, ma guadagnarsi la fiducia di alcuni boss locali lo porterà a compiere azioni che faranno dubitare persino i suoi superiori.Dal punto di vista del gameplay, Sleeping Dogs non si discosta molto dal modello reso ormai famoso da GTA: una città vasta e completamente esplorabile, case in cui dormire e cambiarsi, garage per la rimessa di auto e moto che useremo ovviamente sia per viaggare da un posto all'altro che per inscenare rocamboleschi inseguimenti (o fughe), il tutto tenuto insieme da una storia che ci vede interagire con numerosi personaggi. Il solito. Tutta una serie di grandi e piccole differenze permettono però al titolo di United Front Games di non essere bollato come semplice clone dellla serie Rockstar. Per prima cosa a livello narrativo troviamo una certa morale di fondo dovuta al fatto che Wei è un poliziotto, la cui motivazione principale - oltre a quella personale che scoprirete nel corso della storia - è l'assicurare alla giustizia dei criminali pericolosi per tutta la società. Questo non significa certo che in Sleeping Dogs vestiamo i panni del poliziotto integerrimo, anzi il suo ruolo di infiltrato fa sì che sia costantemente in bilico tra il mondo della giustizia e quello della criminalità, ma comunque interpretiamo un personaggio basilarmente "positivo" e per molti versi più sfaccettato di un personaggio semplicemente intento nel farsi strada nel mondo criminale.
Oltre a questo troviamo poi alcune differenze anche a livello di struttura e gameplay; quella più importante è l'introduzione di un sistema di combattimento corpo a corpo estremamente curato, ha permesso agli sviluppatori di ridurre la preponderanza degli scontri a fuoco a favore delle scazzottate da strada. Si tratta di un fighting system "fluido" dichiaratamente mutuato da quello del Batman di Rocksteady, in cui ci troviamo a combattere contro nemici multipli con un continuo concatenarsi di attacchi, parate e prese, al quale è stato aggiunto anche un sistema di interazioni ambientali che ci permettono di sfruttare elementi come saracinesche, cabine telefoniche, tritacarne, sportelli d'auto per finire in maniera estremamente spettacolare i nostri nemici. Oltre a questo, e sempre all'insegna della spettacolarità, è stato introdotto anche un sistema di corsa/inseguimento a piedi che, in pieno stile cinematografico, ci vede scavalcare recinzioni e staccionate, saltare su bancarelle, arrampicarci sui tetti e così via quando qualcuno ci sta sfuggendo.
La storia del gioco è strutturata in maniera lineare anche se corre su due binari paralleli: come membro della polizia ed esponente sempre più importante della triade, il giocatore riceverà missioni sia da una che dall'altra fazione e man mano che la storia procede potrà decidere quali svolgere prima. A queste si aggiungono tutta una serie di attività secondarie come indagini extra per la polizia oppure fare dei favori a vari personaggi oltre a corse in auto, combattimenti clandestini e lavori per raggranellare soldi come ad esempio fare il fotografo freelance; non mancano neanche le sottotrame romantiche ed i collezionabili come una serie di altari da scovare e attivare in tutta la città. In ogni momento una mini-mappa ci mostra tutte le missioni disponibili e con il semplice click sullo stick sinistro possiamo ciclarle per impostare quella attiva senza dover mai accedere alla mappa completa, comunque presente nel menu di pausa. Presente anche un sistema di viaggio istantaneo tramite gli immancabili taxi: insomma, troviamo tutto ciò che ci aspetteremmo da un titolo del genere.
Prima di passare alle note critiche, un accenno alla lunghezza del gioco: la storia è completabile in una dozzina d'ore o poco più, mentre se volete completarlo al 100% effettuando tutte le attività secondarie vi porterà via sulle 25-30 ore.
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