Recensione - Fable Heroes
Il Gioco
Fable Heroes mette il giocatore nei panni di un bambolotto raffigurante i personaggi più famosi visti durante i vari episodi della serie. Quello predefinito è l’Eroe, ma è possibile anche scegliere fra Lucien, Hammer, Garth e altri volti noti delle terre di Albion. La sensazione che Lionhead voleva trasmettere era quella di avere a che fare con il balocco di un bambino che, armato di pupazzi, ricostruisce le avventure vissute dall’Eroe: infatti, dopo aver scelto il nostro personaggio lo vediamo insieme ai suoi compagni avanzare lungo un percorso costruito come il tabellone di un gioco (dagli elementi sullo sfondo si può intuire di essere in una cameretta di qualche bambino) per arrivare allo scenario della missione da giocare. A quel punto parte il gioco vero e proprio: il gruppetto dovrà farsi strada tra orde di nemici accumulando monete, vite e così via per arrivare al boss finale, che non deve però essere necessariamente affrontato. Al termine del livello ci si trova infatti di fronte ad un bivio: una strada porta al boss mentre l’altra conduce ad un minigioco da disputare contro i propri compagni. Insomma, una strada porta alla cooperazione, un’altra allo scontro fra i giocatori. Le prime volte questa scelta dev’essere fatta ad istinto visto che non è segnalato quale strada porta al boss e quale ai minigiochi.Una volta completato il livello, prima di proseguire con un altro, si accede ad un ulteriore tabellone, una specie di monopoli o gioco dell’oca: una volta arrivato sulla casella segnata dal tiro dei dadi, il giocatore ha la possibilità di spendere le monete accumulate durante gli scontri per aumentare le proprie abilità. Da una maggiore difesa fino ad un nuovo set di espressioni per la propria marionetta, passando per nuovi personaggi, mosse dedicate ad un nemico preciso e così via…
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