Recensione - Birds of Steel
di
Roberto Vicario / Spr1ggan86
P
Il Gioco
Le simulazioni aeree su console non sono sono un argomento estremamente complicato sul quale disquisire, vuoi per la mancanza di titoli veramente di spessore che rendano omaggio al genere, vuoi anche per la mancanza di periferiche e potenze di calcolo adeguate per questo genere di titoli. A cercare di portare questa filosofia all’interno dell’universo delle home console è Gaijin Entertainment, che nell’arco degli anni è riuscita a ritagliarsi una discreta fama tra gli appassionati: in Birds of Steel ci fanno tornare a pilotare aerei risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, come da tradizione manovrabili con un discreto livello di simulazione. Le modalità principali sono tre: campagna, campagna dinamica e missioni singole. La prima voce ci dà la possibilità di rivivere in prima persona alcune delle battaglie storiche accorse nei cieli dell’Oceano Pacifico tra l’aeronautica statunitense e quella dell’impero giapponese. Tra i tanti scontri proposti possiamo citarvi quello delle Midway, del Mar dei Coralli e persino il famoso attacco alla base navale di Pearl Harbor. Come da tradizione della casa di sviluppo ci troviamo di fronte a campagne estremamente estremamente dettagliate e che cercano di ripercorre gli eventi dal punto di vista di entrambi gli schieramenti. Per chi invece volesse riscrivere la storia a proprio piacimento, viene in aiuto la campagna dinamica che propone missioni inedite all’interno dello stesso contesto, ma con la possibilità di modificarne alcuni parametri che vanno incontro ai gusti del giocatore. Infine la modalità missione singola propone eventi inediti che esulano dalla location del pacifico, portandoci a sorvolare anche i cieli dell’Europa come nelle missioni ambientate a Malta oppure nell’estremamente importante bacino della Ruhr. Queste ultime due modalità, inoltre, possono essere giocatore anche in cooperativa fino ad un massimo di quattro giocatori per console. A corredo del comparto singolo, viene proposta anche la classica modalità multigiocatore, che permette a 16 utenti di scontrarsi in furiose battaglie aeree.La varietà delle missioni è apprezzabile non solo per l’estrema fedeltà alle controparti reali, ma anche per la diversità che gli sviluppatori sono riusciti a proporre. Oltre ai classici duelli tra caccia si ha la possibilità di pilotare mezzi molto diversi tra loro come ad esempio i bombardieri, che offrono stili di approccio estremamente diversi, e che modificano anche lo stile di gioco e di manovrabilità del mezzo. Indipendentemente da questo, troviamo tre diversi step di difficoltà tra i quali scegliere: arcade, realistico e simulazione. In base alla scelta effettuata, sempre più variabili entreranno in gioco e soprattutto nei livelli di difficoltà più alti evitare lo stallo o un eccessivo beccheggio diventerà un compito estremamente arduo ma che in più di un’occasione sarà in grado di regalare momenti di estrema esaltazione. In generale, rispetto ad altri titoli decisamente più arcade qui il focus non è solo sugli scontri ma anche sulla pulizia nel controllo del mezzo.
Sotto l’aspetto della localizzazione il titolo offre il completo supporto alla lingua italiana cosa, che farà sicuramente piacere ai giocatori non anglofoni.
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