Recensione - Assassin's Creed: Revelations
Il Gioco
La storia di Assassin's Creed: Revelations si sussegue cronologicamente agli eventi del precedente titolo della serie, sia per quanto riguarda gli avvenimenti al giorno d'oggi che quelli del 1500. Da una parte troviamo infatti un Desmond in stato comatoso dopo gli avvenimenti alla fine di Brotherhood, con la propria coscienza intrappolata all'interno dell'Animus; dall'altra invece seguiamo le avventure di un Ezio Auditore ormai cinquantenne che, dopo aver fatto visita all'antica base degli Assassini a Masyaf (quartier generale di Altair nel primo gioco), si mette sulle tracce di una serie di chiavi mistiche, nascoste a Costantinopoli, che gli permetteranno di ritrovare ed accedere all'antica biblioteca di Altair dove si suppone sia nascosto un grande segreto. Il gioco trae spunto da questo per farci rivivere, in cinque missioni distinte distribuite nel corso della storia principale, anche alcuni momenti importanti della vita di Altair, dalla giovinezza fino alla vecchiaia. Nel frattempo Desmond, prigioniero dell'Animus, dovrà lottare per uscirne intraprendendo un viaggio all'interno dei suoi stessi ricordi. Tutte queste linee temporali convergeranno verso un unico punto, una rivelazione che schiuderà le porte ad un nuovo futuro per la serie.Assassin's Creed: Revelations ricalca quasi fedelmente la strada tracciata da Brotherhood: ci troviamo nuovamente in un titolo open-world in cui abbiamo un'intera città a nostra disposizione - in questo caso Costantinopoli - nella quale svolgere sia le missioni legate alla storia principale che la miriade di missioni secondarie come quelle legate alle varie fazioni o incarichi che ci potranno essere dati da vari personaggi (tra quelli più famosi incontriamo peraltro un giovane principe Solimano ed il capitano e cartografo Piri Reis). La mappa della città è inizialmente vuota e dovremo man mano rivelarne le diverse aree, sulle quali appariranno anche le molte icone informative legate a negozi, missioni e fazioni, salendo sulle torri più alte della città e sincronizzandone i "punti d'osservazione". Come sempre Ezio è in grado di spostarsi liberamente per la città muovendosi sia per le strade che arrampicandosi sui tetti, tra i quali ora potremo spostarci anche aggrappandoci con la nuova lama uncinata a delle funi tese in giro per la città; ritroviamo nuovamente le aree di accesso ai sotterranei, che fungono da sistema di teletrasporto, mentre è sparita la possibilità di spostarsi a cavallo probabilmente a causa della diversa conformazione di Costantinopoli rispetto a Roma. Altra novità è la possibiltà di acquistare, presso i sarti, dei paracadute da usare per planare da una parte all'altra della città lanciandoci da posizioni molto alte: calando su un nemico è possibile anche eseguire un'uccisione dal cielo. Ritroviamo poi la possibilità di restaurare negozi ed edifici della città per aumentare la nostra rendita, così come fa il suo ritorno il meccanismo delle aree di influenza nemiche, che stavolta invece dei Borgia sono in mano ai bizantini, alleati dei templari: per catturare un'area in loro possesso dobbiamo, come in Brotherhood, individuarne il luogotenente ed ucciderlo, per poi accendere un falò sulla torre dell'area per segnalarne il cambio di proprietà. Novità di questa edizione è il fatto che i bizantini possono di tanto in tanto tentare di riconquistare le aree che gli abbiamo sottratto: quando questo accade, sulla mappa si accende un'icona gialla che ci indica di accorrere in difesa del nostro covo. Qui si attiva una sorta di mini-gioco stile "tower defense" in cui, con una visione strategica da posizione elevata, il nostro compito è di piazzare gli assassini sui tetti lungo il percorso degli attaccanti per riuscire a contrastarli efficacemente. Le risorse da usare sono limitate e dovremo cercare di utilizzarle sempre efficacemente: questa modalità aggiunge una sfumatura più strategica al titolo.
Come da tradizione della serie le varie missioni, principali e secondarie, ci vedono assassinare o pedinare determinati individui, oltre ad esplorare numerose ambientazioni in interni facendo uso delle abilità di Ezio come quelle acrobatiche o la visione speciale "occhio dell'aquila" che permette di evidenziare i nostri bersagli nella folla o visualizzarne il percorso tra le vie della città. I combattimenti contro gruppi di nemici seguono meccaniche pressoché invariate rispetto al titolo precedente con la possibilità di effettuare contromosse, afferrare e calciare i nemici per spezzarne la guardia, effettuare sequenze di uccisioni ed usare un gran numero di armature ed armi diverse; torna l'uso di veleni e armi da fuoco, con l'aggiunta ora anche delle bombe. Disponiamo infatti di un sistema di costruzione di ordigni esplosivi che ci permette di combinare diversi involucri, inneschi, polveri e contenuti esplosivi per creare un gran numero di varianti, ognuna con effetti diversi. Possiamo quindi creare normali granate, bombe appiccicose oppure mine, con effetti che vanno da potenti deflagrazioni alle cortine fumogene fino ai soli suoni e rumori per attirare le guardie mentre noi passiamo indisturbati. Infine ritroviamo la possibilità di comandare i nostri seguaci assassini per farci aiutare in missione, oltre a potergli affidare missioni ai quattro angoli d'Europa per farli crescere di livello e diventare sempre più forti.
Altra novità a livello di gameplay è rappresentata dal Viaggio di Desmond, le missioni nell'Animus che dobbiamo prima attivare raccogliendo una serie di frammenti di dati nascosti in giro per la città (l'equivalente delle piume nei precedenti titoli): queste ci vedono navigare un mondo virtuale in prima persona, in una sorta di platform in cui, oltre alle strutture geometriche presenti, dovremo creare noi stessi le piattaforme su cui muoverci come rampe e ponti. Mentre percorriamo ogni livello - il cui svolgimento è tutto fuorché scontato visto che sono presenti diversi impedimenti che dovremo capire come aggirare - Desmond ricorderà dettagli importanti della sua vita dalla giovinezza in poi.
Oltre al single-player, che vi impegnerà circa 14 ore per la sola storia principale senza contare le tante attività offerte dalle ambientazioni che potrete continuare ad esplorare anche dopo la conclusione della storia, Assassin's Creed: Revelations reintroduce anche il supporto multiplayer fino ad 8 giocatori su nove diverse mappe che diventano quasi il doppio con le relative varianti notturne o al crepuscolo, potenziato con nuove modalità sia tutti contro tutti che a squadre in cui far avanzare di livello il vostro personaggio, un agente delle industrie Abstergo. Il multiplayer vi permetterà peraltro di apprendere interessanti risvolti sulla storia dei Templari/Abstergo, visto che man mano che salirete di livello vi saranno rivelate varie informazioni sull'azienda. Avendo giocato il titolo prima dell'uscita non ho potuto purtroppo provarne il multiplayer ma, da quel che ho visto, c'è molta carne al fuoco per chi volesse dedicarsi all'arte dell'assassinio in compagnia.
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