Recensione - SHIFT 2: Unleashed
Il Gioco
Con la serie SHIFT, Electronic Arts ha deciso di dare alla serie Need for Speed una seconda anima, introducendo le più realistiche competizioni su circuito che vanno ad alternarsi alle corse clandestine proposte dagli altri titoli del brand NFS. SHIFT 2: Unleashed ci mette nell'abitacolo delle più belle e prestanti auto di serie in circolazione, permettendoci di puntare direttamente al gotha delle competizioni sportive a ruote coperte, i campionati FIA GT3 e FIA GT1. Questi saranno il nostro punto d'arrivo, la consacrazione come piloti, ma per puntare a questo ambizioso obiettivo dobbiamo fare molta gavetta. La carriera, modalità fulcro dell'intera produzione, ci consente di partire dalle auto più gestibili per poi progredire ed utilizzare mezzi via via più competitivi. Le competizioni sono suddivise per classi a cui appartengono vari tipi di autovetture: cominciamo la nostra scalata al successo con la classe D, con vetture come la Golf, la Scirocco e l'Audi S3, passando per la classe C con altre belve quali l'Alfa Romeo 8C Competizione e l'Audi R8; nella classe B troviamo veri e propri bolidi come la Mercedes SLS e la SLR per arrivare infine alla classe A dove troviamo il top della produzione motoristica mondiale, accompagnate dalle vetture prototipo GT3 e GT1. Ad esclusione delle vetture GT, già abbondantemente preparate, tutte le altre auto sono profondamente elaborabili, sia nella parte tecnica che in quella estetica. Fortunatamente, come già visto in altri titoli, modificare l'auto equivale a migliorarla e questo potrebbe anche portarla da una classe ad un altra, partendo ad esempio con un'auto di serie ed arrivare a farla diventare un vero e proprio mezzo da corsa di un'altra categoria. Inoltre se andiamo a modificare le prestazioni della nostra vettura, anche la CPU si adeguerà modificando radicalmente le nostre rivali, mantenendo così il livello di sfida sempre equilibrato, evitando la spiacevole possibilità di vincere comodamente subito dopo aver elaborato a dovere la nostra auto.Per poter usare le auto migliori dobbiamo necessariamente salire di livello; esattamente come nello scorso capitolo, ogni gara, ogni particolare manovra, ci frutterà dei PE - punti esperienza - che ci consentono di salire di livello, sbloccando così nuove competizioni e vetture. A differenza del passato son state tolte le manovre aggressive e quelle pulite, non ci sono più differenze da questo punto di vista, portando il pilota a prediligere una guida corretta ed a stare ben alla larga da contatti che possano rivelarsi fatali. Restano invece immutati alcuni obiettivi specifici presenti in ogni competizione: dominare le curve, la traiettoria ideale, siglare ottimi tempi sono tutti obiettivi che ci frutteranno altri punti bonus, permettendoci quindi di salire di livello più in fretta. Ad ogni passaggio riceveremo crediti bonus, nuove vetture ed anche nuove aerografie e decals per personalizzare il nostro bolide.
Tra le novità introdotte in SHIFT 2: Unleashed, meritano una particolare menzione le gare in notturna, davvero suggestive ed adrenaliniche; ancor più immersive se abbinate alla nuova ed eccitante Helmet Cam. Proprio come nel primo SHIFT, lo sforzo dei programmatori è stato quello di far sentire il giocatore davvero a bordo di vetture da corsa, e mai come prima d'ora l'obiettivo è stato completamente centrato, proprio grazie alla rinnovata visuale interna di cui vi parlerò più avanti. Altra sostanziale novità a cui ho già accennato, è la possibilità di elaborare profondamente i nostri bolidi, consentendo al meccanico che c'è in ognuno di noi di sbizzarrirsi tra modifiche e setup vari, permettendo quindi di mettere a punto l'auto in ogni sua componente. Presente anche un rinnovato ed approfondito sistema di danni in tempo reale. Oltre a quelli prettamente estetici, son stati introdotti anche dei veri e propri danni meccanici che potrebbero mettere fine alla nostra gara in qualsiasi momento. Sebbene il sistema introdotto sia di manica piuttosto larga, perdonando quindi i contatti più leggeri almeno dal punto di vista estetico e meccanico, sbattere contro un guard-rail a velocità sostenute potrebbe portare conseguenze disastrose, come cappottamenti e perdita di ruote, arrivando ad un prematuro ritiro. Sostanziali novità anche nel modello di guida: a differenza del passato, il comportamento delle auto è nettamente più verosimile, senza quella leggerezza al posteriore che aveva caratterizzato il primo SHIFT; ad inizio carriera veniamo sottoposti al solito test per regolare gli aiuti alla guida ed il modello di guida stesso, avendo comunque la possibilità di agire sui vari aiuti manualmente, adattando quindi il gioco alle nostre esigenze.
Immancabile la presenza dell'Autolog, già visto ed apprezzato nel recente Hot Pursuit. Anche in questo caso lo stimolo dato dal confronto coi tempi dei nostri amici o addirittura i record mondiali e continentali, ci porta a dare sempre il massimo ed anche a ripetere più volte competizioni magari già vinte solo per il gusto di essere in cima alla nostra personale bacheca dei tempi. Da segnalare anche la presenza di contenuti VIP; questi altro non sono che bonus sotto forma di auto sbloccabili o crediti extra, che ci vengono elargiti semplicemente se sul nostro Hard Disk sono presenti salvataggi dei precedenti NFS: correre in un circuito con una Lamborghini della Polizia è ora possibile semplicemente avendo un salvataggio di Hot Pursuit ad esempio, una specie di premio fedeltà davvero carino ed apprezzabile. Purtroppo mi è stato impossibile valutare la parte online del titolo a causa dell'assenza, al momento della prova, svolta prima dell'arrivo del gioco nei negozi, di rivali con i quali confrontarmi, rimandando la disamina di questo importante aspetto ad un'altra occasione.
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