Anteprima - Conflict: Global Storm
di
Giovanni Grasso / Shadowlord
P
Guerra, guerriglia and Co.
Conflict: Global Storm (CGS per gli amici) è un titolo abbastanza convenzionale: si tratta di uno sparatutto tattico a squadre dove il giocatore è chiamato a delle scelte per tenere in vita il proprio gruppo contro la minaccia del terrorismo. Le visuali che utilizzeremo saranno variabili, la terza persona nell’esplorazione e la prima persona per l’utilizzo delle armi da fuoco. Nel tutorial, utilissimo per conoscere a fondo le meccaniche di gioco, selezionabile dal menù principale, la nostra squadra verrà poco poeticamente chiamata squadra rossa: niente a che vedere con un altro famoso nome, Rainbow Six, al quale questo titolo assomiglia. Dal gioco Ubisoft infatti viene attinta la maggior parte delle situazioni e dell’atmosfera. Da qui a dire che CGS sia un mero clone della serie Rainbow Six però ne passa. I comandi che si possono impartire ai propri compagni sono vari, da ricordare la possibilità di curare, o ordinare ad un commilitone di farlo al posto nostro, un membro del proprio team steso da una pallottola vagante. Un’altra menzione d’onore è l’utilizzo di veicoli che, se da un parte donano al giocatore una grande potenza di fuoco dall’altra lasciano tutta la squadra alla mercè degli attacchi dei cecchini e alle imboscate. A prima vista questi mezzi risultano macchinosi, è vero che esiste la possibilità di cambiare posizione sopra di essi ma il più delle volte si sceglierà di non utilizzarli. I nemici si comportano in modo incostante, in alcuni frangenti si organizzano attaccando in gruppo e cercando riparo, in altri corrono semplicemente incontro al giocatore ansiosi di provare la resistenza della pelle umana alle pallottole. Gli strumenti di offesa nelle nostre mani sono molti: variano dagli esplosivi come mine e C4 ai fucili e mitragliatori passando dalle pistole, insomma una buona varietà armi. Sarà anche possibile agire in maniera più stealth utilizzando armi silenziate e colpi alla testa: queste situazioni non sono meramente accessorie ma donano bonus alla fine degli stage.
I colori della guerra
L’aspetto cosmetico di CGS è decisamente buono, i soldati sono ben animati e i movimenti appaiono molto fluidi e realistici. Quello che lascia un po’ perplessi sono gli scenari che stilisticamente fanno la loro figura ma mancano in cura dei dettagli: un’attenzione maggiore a queste piccole cose sarebbe stata gradita. Gli ambienti naturali comunque sono di un gradino superiori alle locazioni interne e si sa che Madre Natura è più abile di noi nell'erigere ambientazioni. Molto buoni anche i filmati di intermezzo, nonostante la scarsa espressione facciale di alcuni modelli poligonali risultano ugualmente belli da vedere. A livello sonoro il titolo è più che discreto, il doppiaggio in italiano è veramente ben realizzato con voci azzeccate e inflessioni linguistiche ben caratterizzate. Capita spesso che durante il gioco i membri della squadra comunichino con il giocatore la mancanza di munizioni o la ricarica delle armi. Gli effetti sonori risultano precisi e puntuali con il rumore delle armi e delle esplosioni ben calibrate. Ogni fucile, pistola, lanciarazzi possiede un effetto sonoro differente, niente di rivoluzionario sia ben chiaro, ma aiuta il giocatore ad entrare nell’atmosfera di questo titolo. L’utilizzo del Dolby è ben realizzato, si riesce a distinguere la posizione di compagni e fonti sonore con estrema facilità.
Guerra ai terroristi!
Che dire, un gioco da valutare attentamente il giorno dell’uscita. Nonostante la versione da me provata sia ancora incompleta devo dire di essere stato piacevolmente sorpreso. Gli sparatutto tattici non sono certo fra i titoli che prediligo (Rainbow Six a parte) ma CGS si lascia giocare molto bene. Ho qualche riserva per l’intelligenza artificiale dei nostri compagni di avventura e dei nemici che verrà confermata, o fugata, in sede di recensione definitiva. Non ci resta che aspettare il 16 settembre, data di uscita del gioco, per vedere cosa ci riserverà questo prodotto che di sicuro confermerà quanto di buono ho avuto la fortuna di osservare.
Ringraziamo DDE per la collaborazione.
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