Anteprima - City of the Dead
di
Domenico Rodà / Nico_89
P
Grafica e sonoro
Da quanto si è visto, City of the Dead non presenta un livello grafico elevato. Il numero dei poligoni sembra infatti decisamente scarso ed il dettaglio non è soddisfacente; caso contrario avviene invece per le textures, visivamente più belle e ricche di diversità cromatiche atte a conferire al gioco l’atmosfera giusta. Per quanto riguarda gli zombie poi, si può dire che anch’essi sono vari e ben realizzati: arti mozzati o lacerati, interiora visibili ad occhio nudo, volti davvero orribili e spaventosi e soprattutto, litri di sangue che schizzano qua e là! Proprio il numero di questi morti viventi è quello che colpisce maggiormente, poiché d’altronde ci troviamo di fronte ad una vera e propria contaminazione globale e solo pochi riescono ad evitare il morso degli zombie. Per quanto riguarda la varietà delle ambientazioni si può dire che l’azione si svolge principalmente per le strade della città ma anche in grandissimi centri commerciali, come avveniva nel primo remake del film "Zombie".
Penso comunque che gli sviluppatori miglioreranno il lato tecnico dato che, in effetti, il gioco si trova ancora ad uno stadio prematuro per poterlo giudicare a fondo sulla grafica. Anche il sonoro, in questa prima fase, non si contraddistingue in varietà. I colpi delle armi sono abbastanza reali e durante il gioco ci limiteremo ad ascoltare il mormorio ansimante degli zombie che si avvicinano a noi.
Il gameplay
Come annunciato, il gioco ci offrirà intense scene splatter ed è dovere degli sviluppatori Hip Games quello di metterci a disposizione delle armi che possano soddisfare qualsiasi nostro desiderio di violenza virtuale! Già dai filmati dimostrativi si capisce quanto la giocabilità rappresenti un fattore importante e divertente del gioco. Un arsenale composto da shotgun, mitragliatori, granate, pistole e tanto altro ci accompagnerà nelle quindici missioni circa che il titolo ci proporrà. Una caratteristica non di poco conto riguarda la possibilità di modificare le nostre armi montandoci degli oggetti che dovrebbero servire agli scontri ravvicinati. Lo scopo di questi gadget applicabili alle nostre armi è quello di aumentare ulteriormente la capacità di queste ultime di colpire le teste degli zombie. Come si sa, infatti, l’unico modo per far ritornare questi esseri nell’oltretomba è sparargli al cranio! Questa orda di zombie non è però composta principalmente da "civili" privi d’attacchi efficaci e veloci ma alcuni di essi rimarranno legati all’attività che svolgevano da vivi. Ci capiterà quindi di incontrare uno zombie poliziotto che impugna ancora la sua arma e che, per riflesso condizionato, ci sparerà non appena gli saremo sotto tiro.
Le modalità di gioco
Ovviamente, la modalità principale di City of the Dead è quella single player, che comprende una decina di missioni. A questa si accosta la modalità arcade che consiste in una serie di sfide limitate da regole ben precise, come ad esempio l’obbligo di utilizzare solamente armi bianche e non, o dover uccidere un determinato numero di zombie. L’altra modalità, che appare abbastanza divertente, è quella multiplayer; si avrà, infatti, la possibilità di giocare in cooperativa con un nostro amico, rischiando che anch’egli venga morso da uno zombie. In quel caso saremo noi a decidere se eliminare subito il nostro compagno, coscienti che si trasformerà in uno zombie inferocito ed affamato, oppure attendere la sua mutazione per farlo fuori! Caratteristica questa, che potrebbe risultare in un potenziale spunto d’originalità in più rispetto ad altri titoli dello stesso genere.
Diventare un "Tom Savini"
Voi sapete chi è Tom Savini? Beh, prima che mi informassi neanche io lo sapevo! Egli è stato l’attore protagonista nei precedenti film di Romero nonchè grande artista di make-up ed effetti speciali "sanguinari" e, per la gioia dei fan, sarà un personaggio giocabile in City of the Dead. Io credo che ciò sia la dimostrazione di come questo gioco non sarà il solito tie-in di pessima qualità ma che in fondo esso presenti delle solide fondamenta sulle quali Hip Games ha potuto lavorare. Perciò, concludo affermando che, seppur senza dare una svolta al mondo degli FPS, nel complesso il gioco promette di essere abbastanza divertente ed appassionante per tutti gli appassionati dell'orrore.
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